Belgio obbligato dalla BCE a recuperare tasse

La Commissione Europea ha chiesto allo stato del Belgio di iniziare la fase di recupero di circa 700 milioni di tasse arretrate relative a 36 grandi aziende.

Questo sino ad oggi è il colpo più forte mai inflitto dall’esecutivo della BCE contro il sistema di accordi fiscali che un singolo stato prende con le grandi multinazionali.

Infatti secondo la Commissione Europea il regime fiscale del Belgio sugli utili in eccesso è totalmente illegale secondo le norme sugli aiuti di Stato in quanto è consentito soltanto ad un gruppo di elite di multinazionali e non a società più piccole.

La stessa commissione qualche tempo fa aveva stabilito che Fiat Chrysler e Starbucks.

avevano beneficiato di determinati accordi fiscali risultati illegali con l’autorità dell’Olanda e del Lussemburgo, anche in questo caso la commissione ordinò il recupero di circa 30 milioni di euro in tasse arretrate.

Sono pendenti anche altre indagini relative ad Amazon in Irlanda e Lussemburgo, Margrethe Vestager, commissario alla concorrenza europea ha dichiarato che le indagini fiscali continueranno in tutti i 28 membri dell’Unione Europea.

Borse asiatiche stabili

In questi ultimi giorni il mercato azionario asiatico si è mantenuto stabile in una situazione di calma e cautela in attesa del meeting indetto dalla Banca Centrale Europea.
Il valore dell’indice MSCI lascia sul terreno lo 0,3% anche se la borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in positivo con un +2,3%.

Il mercato asiatico è in attesa e spera che la BCE inizi a spingere al rialzo il livello di inflazione.

La borsa di Shangai al contrario della connazionale Tokyo perde il 3,5%, nelle immediate vicinanze Taiwan cede oltre mezzo punto percentuale arrivando così a stoppare la serie positiva che si protraeva da 5 sedute, fra i titoli più importanti troviamo AU Optronics e Innolux che perdono entrambi oltre il 5%.

La borsa di Sidney invece riesce a chiudere in positivo la giornata di contrattazioni facendo registrare un +0,5%.

Crollano i titoli europei

Oggi l’apertura è stata un vero disastro visti i forti timori per la crescita globale e visto l’andamento altalenante dell’economia cinese.

L’EURO STOXX perde l’1,35%, il francese CAC 40 cala dell’1,46% ed il tedesco DAX 30 scende dell’1,39%.

Il FTSE 100 di Londra crolla dell’1,45% viste le forti perdite del settore energetico.

I mercati azionari sono ancora in subbuglio dopo che i dati ufficiali sull’importazione cinese hanno messo in mostra un meno 22,5% su base annua e le esportazioni sono scese del 4,6%.

Ovviamente i titoli finanziari puntano al ribasso, le banche non godono di ottima salute con la francese BNP Paribas che scende dello 0,85%, la tedesca Commerzbank perde l’1,56%, Unicredit perde l’1,13%, la spagnola BBVA perde lo 0,59%.

Intanto ASML Holding crolla del 7,52%, al ribasso troviamo anche Draegerwerk con un -10,12% dopo che la compagnia lavorante nel settore sanitario ha abbassato le previsioni sugli utili e sulle vendite annue.

Anche i mercati azionari americani non hanno sorte migliore, i futures sul Dow Jones Industrial Average sono scesi dello 0,41%, i futures su S&P 500 scendono dello 0,37% ed i futures su Nasdaq 100 diminuiscono dello 0,57%.