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Euro in calo contro lo Yen

Questo lunedì di trattative non è stato molto favorevole alla nostra moneta unica che ha visto calare il suo valore nei confronti dello Yen giapponese.
La coppia EUR/JPY è stata scambiata a 124,12 in calo dello 0,19%.

La coppia valutaria era arrivata a trovare una quota di supporto 121,34 che è il valore più basso mai registrato da giovedì e la quota di resistenza a 127,38 che risulta essere la più alta da mercoledì.

Per quanto riguarda il rapporto dell’Euro nei confronti del Dollaro americano della Sterlina inglese possiamo dire che il comportamento è stato totalmente diverso in quanto la nostra moneta è stata sempre su per tutta la settimana con la coppia EUR/USD in salita dello 0,06% a 1,1621 e la coppia EUR/GBP che sale dello 0,05% riuscendo a toccare 0,9138.

Bouygues Telecom, continuano le trattative

Orange, il primo operatore mobile francese ha reso noto dati migliori per il 2015 in confronto al target preannunciato e questo grazie ai continui tagli ai costi ed alla stabilizzazione totale dei ricavi.

L’Ebidta si è stabilizzata a 13,21 miliardi facendo registrare un guadagno dello 0,3% in confronto all’anno precedente.

Le stime hanno superato gli obiettivi del gruppo che vedevano un incremento di 13 miliardi e quelle raccolte dal consensus da Reuters che aveva focalizzato l’incremento a 12,98 miliardi.

Orange che in questo momento è il quinto operatore mobile in Europa sotto il punto di vista valore di mercato distribuirà per l’anno 2015 circa 55 centesimi ad azione e le stime del gruppo prevedono lo stesso aumento anche per il 2016.

I ricavi annuali sono calati dello 0,3% a 41,32 miliardi contro le stime degli analisti che vedevano 41,35 miliardi.

Per quanto riguarda le trattative con Bouygues per l’acquisto del ramo Telecom, la Orange ha dichiarato che le trattative sono in corso e i tempi di soluzione sono relativamente lunghi.

Forte rialzo per Grand Marnier

Il titolo Grand Marnier è in forte rialzo alla borsa di Parigi, dopo essere stato sospeso lunedì in attesa di nota.

Le quotazioni del gruppo francese produttore del celebre liquore sono in asta al rialzo per adeguarsi al prezzo dell’Opa annunciato da Campari due giorni fa, che incorpora un premio del 65%.
Intorno alle 12,20 ora italiana Grand Marnier segna come unico e ultimo prezzo 8.250 euro, pari ad un rialzo del 64,34% dopo che il gruppo italiano ha lanciato un’offerta a 8.050 euro.

Il prezzo teorico è 8.100 euro,

pari ad un rialzo del 61% circa.

Consigliamo a tutti i trader che utilizzano le opzioni binarie di tenere sott’occhio questo titolo perchè si potrebbero verificare delle ottime possibilità di trading su di esso.

Cala il fatturato per il titolo Espresso

Il gruppo azionario del giornale espresso ha messo in archivio il primo trimestre con un risultato utile di circa 7 milioni di euro, nello stesso periodo dello scorso anno gli utili erano stati di 13 milioni.

Questo è quanto ha dichiarato il gruppo in una nota dove ha aggiunto che il fatturato è calato del 4,1% a 138,2 milioni dai 144,6 del primo trimestre del 2015.

Carlo De Benedetti rispondendo ad un azionista ha dichiarato che:

Espresso ha ridotto l’indebitamento e nel primo trimestre ha una posizione finanziaria netta positiva, con la stampa in una situazione difficile.

Il cda pensa che la salvaguardia della stabilità patrimoniale sia più importante della distribuzione dei dividendi.

Belgio obbligato dalla BCE a recuperare tasse

La Commissione Europea ha chiesto allo stato del Belgio di iniziare la fase di recupero di circa 700 milioni di tasse arretrate relative a 36 grandi aziende.

Questo sino ad oggi è il colpo più forte mai inflitto dall’esecutivo della BCE contro il sistema di accordi fiscali che un singolo stato prende con le grandi multinazionali.

Infatti secondo la Commissione Europea il regime fiscale del Belgio sugli utili in eccesso è totalmente illegale secondo le norme sugli aiuti di Stato in quanto è consentito soltanto ad un gruppo di elite di multinazionali e non a società più piccole.

La stessa commissione qualche tempo fa aveva stabilito che Fiat Chrysler e Starbucks.

avevano beneficiato di determinati accordi fiscali risultati illegali con l’autorità dell’Olanda e del Lussemburgo, anche in questo caso la commissione ordinò il recupero di circa 30 milioni di euro in tasse arretrate.

Sono pendenti anche altre indagini relative ad Amazon in Irlanda e Lussemburgo, Margrethe Vestager, commissario alla concorrenza europea ha dichiarato che le indagini fiscali continueranno in tutti i 28 membri dell’Unione Europea.

Borse asiatiche stabili

In questi ultimi giorni il mercato azionario asiatico si è mantenuto stabile in una situazione di calma e cautela in attesa del meeting indetto dalla Banca Centrale Europea.
Il valore dell’indice MSCI lascia sul terreno lo 0,3% anche se la borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in positivo con un +2,3%.

Il mercato asiatico è in attesa e spera che la BCE inizi a spingere al rialzo il livello di inflazione.

La borsa di Shangai al contrario della connazionale Tokyo perde il 3,5%, nelle immediate vicinanze Taiwan cede oltre mezzo punto percentuale arrivando così a stoppare la serie positiva che si protraeva da 5 sedute, fra i titoli più importanti troviamo AU Optronics e Innolux che perdono entrambi oltre il 5%.

La borsa di Sidney invece riesce a chiudere in positivo la giornata di contrattazioni facendo registrare un +0,5%.

Crollano i titoli europei

Oggi l’apertura è stata un vero disastro visti i forti timori per la crescita globale e visto l’andamento altalenante dell’economia cinese.

L’EURO STOXX perde l’1,35%, il francese CAC 40 cala dell’1,46% ed il tedesco DAX 30 scende dell’1,39%.

Il FTSE 100 di Londra crolla dell’1,45% viste le forti perdite del settore energetico.

I mercati azionari sono ancora in subbuglio dopo che i dati ufficiali sull’importazione cinese hanno messo in mostra un meno 22,5% su base annua e le esportazioni sono scese del 4,6%.

Ovviamente i titoli finanziari puntano al ribasso, le banche non godono di ottima salute con la francese BNP Paribas che scende dello 0,85%, la tedesca Commerzbank perde l’1,56%, Unicredit perde l’1,13%, la spagnola BBVA perde lo 0,59%.

Intanto ASML Holding crolla del 7,52%, al ribasso troviamo anche Draegerwerk con un -10,12% dopo che la compagnia lavorante nel settore sanitario ha abbassato le previsioni sugli utili e sulle vendite annue.

Anche i mercati azionari americani non hanno sorte migliore, i futures sul Dow Jones Industrial Average sono scesi dello 0,41%, i futures su S&P 500 scendono dello 0,37% ed i futures su Nasdaq 100 diminuiscono dello 0,57%.