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La CONSOB valuta caso Alexandria

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Non sono ancora state prese decisioni sulle manovre da adottare nei confronti di Monte dei Paschi di Siena per quanto riguarda il caso Alexandria, dopo che la chiusura delle indagini ha messo in luce delle risultanze che potrebbero far impugnare i dati di bilancio dell’istituto senese.

A tal proposito il Presidente Vegas ha dichiarato quanto segue:

“Sono emersi fatti nuovi che erano stati tenuti nascosti e sulla base di questi stiamo valutando qualsiasi tipo di ipotesi, non c’è ancora una conclusione”.

E’ passato poco più di un mese da quando la banca senese ha raggiunto un accordo con Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria con una spesa effettiva pari a 360 milioni di euro con un minor esborso di 450 milioni in confronto al pricing condiviso della transazione.

Tutti i trader prestino particolare attenzione a tutte le notizie relative al caso in quanto potrebbero presentarsi delle ottime occasioni di trading attraverso l’utilizzo delle opzioni binarie.
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Futures del Greggio in salita

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La sessione asiatica di borsa di questo martedì ha decretato un rialzo dei futures del Greggio infatti all’interno del New York Mercantile Exchange i futures del Greggio in consegna ad agosto hanno fatto segnare un aumento dello 0,32% scambiando a 49,37 dollari per barile.

In un primo momento i valori di scambio sono stati ancora più alti a 49,97 dollari per barile e il Greggio ha trovato una quota di supporto a 47,22 dollari e una quota di resistenza a 52,12 dollari.

I valori dell’indice del Dollaro che mettono in risalto l’andamento del biglietto verde nei confronti delle altre sei maggiori valute rivali è sceso dello 0,21% scambiando a 92,99 dollari.

Dando un’occhiata anche sull’ICE notiamo che il Petrolio Brent in consegna ad agosto è salito dello 0,47% scambiando a 51,28 dollari al barile mentre lo spread dei contratti fra il petrolio Brent e il Greggio è di 0,79 dollari per barile.

Sale Piazza Affari

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La chiusura di Piazza Affari ha messo in archivio un progresso di oltre il 4% sui massimi di seduta e questo grazie al sostentamento dei bancari, positivi anche i titoli energetici aiutati dall’aumento del prezzo del greggio.

L’indice FTSE Mib ha messo in archivio un aumento del 4,1% dopo che aveva chiuso in posizione negativa le ultime due sedute.

L’indice Allshare ha guadagnato il 4,2% e il MidCap il 2,67%, i volumi sono rimasti contenuti per un controvalore di circa 3 miliardi.

In gran forma i bancari con UBI in salita dell’8,3%, POP EMILIA in aumento del 10,42%, UNICREDIT sale del 7%, BANCO POPOLARE scatta in avanti dell’8,39% e INTESA SAN PAOLO guadagna il 4,21%.

L’intervento del presidente di CREDITO VALTELLINESE Giovanni De Censi durante un’intervista che si dice pronto ad un’aggregazione ha fatto schizzare il titolo di oltre l’8%.

Cambiamo settore e vediamo che TELECOM ITALIA ha fatto registrare un guadagno del 6,83%, il tutto sostenuto dal rafforzamento di VIVENDI.

MEDIASET resta positiva ma nella parte bassa del listino dopo che è stato smentito l’eventuale accordo per la cessione di Premium.

L’aumento del prezzo del greggio ha sostenuto svariati titoli fra cui ENI +4%, SAIPEM +6%, TENARIS +4,65, lo Stoxx oil&gas europeo sale del 3.94%.

Rifiutata offerta Bayer

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Secondo fonti molto attendibili e vicine alla vicenda il gruppo Monsanto ha deciso di rifiutare l’offerta di acquisto di 65 miliardi di dollari da parte della tedesca Bayer con lo scopo di riuscire a ottenere un prezzo più alto.

Se Monsanto riconosce nella sua logica industriale un’eventuale fusione con Bayer e ritiene che l’accordo possa avere anche il consenso dell’Antitrust e delle altre autorità deciderà sicuramente di strappare un’offerta migliore.

Oltre questo il gruppo americano ha anche molta fiducia sul suo piano stand-alone e ritiene che anche gli azionisti meritino un’offerta migliore.

Proprio ieri il gruppo chimico e farmaceutico tedesco Bayer aveva annunciato la propria offerta per acquistare a 125 dollari ad azione il gruppo americano Monsanto.
Per ora non è chiaro a quale prezzo il gruppo americano sia disposto ad accettare l’offerta della tedesca

Inflazione cinese in rialzo

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L’inflazione cinese ha mostrato un leggero rinvigorimento durante il mese di dicembre, mese in cui i prezzi alla produzione hanno continuato a contrarsi e questo non ha fatto altro che alimentare i timori riguardo una eventuale deflazione all’interno della seconda economia mondiale.

I prezzi al consumo con un’attività economica in rallentamento hanno mostrato un incremento del 2% su base annua sempre nel mese di dicembre, anche questo dato è in crescita in confronto all’1,8% relativo al mese di novembre.

Secondo gli ultimi dati che sono stati resi noti la settimana scorsa nel mese di novembre i prezzi alla produzione hanno mantenuto invariato il ritmo di discesa al 7% arrivando al 50esimo mese consecutivo in perdita.

Questo denota quanto siano forti le pressioni da parte delle imprese manifatturiere nell’ambito del quadro di rallentamento della crescita.

Dipertimento Fiscale indiano avverte i commercianti di criptovalute

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Il servizio delle imposte sul reddito indiano ha emesso notifiche fiscali a decine di migliaia di investitori in criptomonete a seguito di una indagine a livello nazionale.
Secondo un rapporto di Reuters, un sondaggio ha rivelato che nella nazione indiana sono stati investiti oltre 3,5 miliardi di dollari in contratti, principalmente in Bitcoin e Ethereum. I dati sono stati raccolti da nove scambi di Mumbai, Delhi, Bengaluru e Pune. Il governo indiano ha ripetutamente rilasciato avvertenze riguardo l’uso di monete digitali come il Bitcoin.

La Reserve Bank of India (RBI), ha pubblicato il suo primo avvertimento circa il potenziale uso improprio delle criptomonete nel lontano 2013 che è stato ribadito successivamente nel febbraio scorso.

Tuttavia, pur avendo dichiarato che gli utenti effettueranno gli scambi nel mercato a loro rischio e pericolo non hanno imposto alcun ostacolo all’industria.
Secondo B.R. Balakrishnan, Direttore Generale delle inchieste presso il servizio delle imposte sul reddito nello stato meridionale del Karnataka, gli avvisi sono stati inviati per determinare il modello di trading, aggiungendo:

Non possiamo chiudere un occhio, sarebbe stato disastroso attendere il verdetto finale.

Balakrishnan ha detto che i dettagli circa gli investitori totali riguardano aziende agricole, a questi è stato richiesto lo stato dei loro fondi, questo per far luce sulle loro reali dichiarazioni fiscali visto che gli investimenti in criptovalute non vengono contabilizzati.
Il mercato delle criptomonete è aumentato, principalmente a causa del Bitcoin, che ha visto il suo valore toccare quota 20.000 dollari per la prima volta durante il periodo di Natale. Questo a causa del Giappone e della Cina riguardo alle voci di un eventuale giro di vite, mentre nella Corea del Sud i funzionari hanno accennato alla chiusura del mercato domestico di scambi.

Il risultato di questi fattori di mercato è stato che il prezzo del bitcoin è sceso al suo livello più basso di quest anno al di sotto dei 10.000 dollari.

Futures del gas in rialzo

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Durante la sessione americana i futures sul Gas naturale sono aumentati.

Sul New York Mercantile Excange sono stati scambiati a 2,648 Dollari usa per un milione di British Thermal unit, il valore è salito dell’1,62%.
La quota di supporto la troviamo a 2,580 e la quota di resistenza a 2,723.

L’indice della moneta americana è sceso dello 0,17% scambiando a 91,23 dollari in confronto alle altre sei valute rivali.

Sul Nymex le quotazioni del greggio con consegna a dicembre è calato dello 0,94% scambiando a 44,81 dollari il barile.

Il gasolio sempre con consegna a dicembre è sceso dello 0,73% scambiando a 1,6549 dollari il gallone.

Queste situazioni possono risultare molto propizie quando si opera utilizzando le opzioni binarie.link www.miglioribrokersopzionibinarie.it

Futures dell’Oro in aumento

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Questo Lunedì i futures dell’Oro sono in aumento, infatti all’interno della divisione Comex del New York Mercantile Exchange sono stati scambiati a 1.345,61 dollari per ogni oncia troy facendo segnare un aumento dello 0,11%.

In un primo momento il valore di scambio è stato anche più alto arrivando a quota 1.349,84 dollari per oncia troy trovando una quota di supporto posta 1.343,12 e una quota di resistenza posta 1.352,21.

Dando un’occhiata sul Comex vediamo che l’Argento in consegna a settembre è salito dello 0,82% scambiando a 19,737 dollari per ogni oncia troy
mentre il Rame sempre in consegna a settembre è salito dello 0,41% scambiando a 2,333 dollari per libbra.

L’indice del Dollaro che mette in luce l’andamento del biglietto verde nei confronti delle altre sei monete rivali è sceso dello 0,14% scambiando a 95,38 dollari.

Euro sotto quota 1,13

All’interno della piazza borsistica londinese il valore di scambio della nostra valuta unica è tornata sotto 1,13 nei confronti del Dollaro che guadagna anche sulla Sterlina mantenendola ai minimi da due settimane a questa parte.

Secondo un sondaggio divulgato da YouGov sulle intenzioni del popolo inglese riguardante la permanenza nell’Unione europea vede in leggero vantaggio con un 43% il si contro il 40% del no.

L’indagine sul morale degli investitori della zona euro elaborata da Sentix si assesta a 6,7, oltre un decimo delle attese raccolte da Reuters.

La moneta americana riesce a consolidare le proprie posizioni sullo Yen di mezzo punto percentuale mentre il cugino australiano resta sulla difensiva dopo i dati negativi cinesi divulgati ieri che mettono in risalto un forte rallentamento delle esportazioni.

Risultano essere in forte calo i rendimenti dei governativi greci dopo che il Parlamento ateniese ha dato il via libera alle ultime misure su fisco e riforme chieste all’unanimità dai creditori internazionali.

Proprio riguardo al dossier sugli aiuti finanziari alla Grecia si riunirà oggi pomeriggio un nuovo Eurogruppo.

Deprezzamento dei futures del Greggio

Durante la sessione di borsa asiatica i futures del Greggio hanno avuto un calo di valutazione.

All’interno del New York Mercantile Exchange i futures del Greggio in consegna ad agosto sono stati scambiati a 45,32 dollari per barile, valore che scende dello 0,47%.

In un primo momento i valori di scambio e sono stati ancora più bassi a 44,22 dollari per barile ed il Greggio ha trovato una quota di supporto a 44,37 dollari e una quota di resistenza a 47,26 dollari.

L’indice del Dollaro che mette in risalto i risultati della moneta americana nei confronti delle altre 6 monete rivali è sceso dello 0,02% scambiando a 96,37 dollari.

Dando un’occhiata sull’ICE vediamo che il Petrolio Brent è in consegna a settembre ha avuto un calo dello 0,32% scambiando a 48,37 dollari al barile mentre il valore di spread dei contratti fra il Petrolio Brent e il Greggio è pari a 1,37 dollari al barile.