Archivi autore: puntopartenza

Dipertimento Fiscale indiano avverte i commercianti di criptovalute

criptovalute-7326480

Il servizio delle imposte sul reddito indiano ha emesso notifiche fiscali a decine di migliaia di investitori in criptomonete a seguito di una indagine a livello nazionale.
Secondo un rapporto di Reuters, un sondaggio ha rivelato che nella nazione indiana sono stati investiti oltre 3,5 miliardi di dollari in contratti, principalmente in Bitcoin e Ethereum. I dati sono stati raccolti da nove scambi di Mumbai, Delhi, Bengaluru e Pune. Il governo indiano ha ripetutamente rilasciato avvertenze riguardo l’uso di monete digitali come il Bitcoin.

La Reserve Bank of India (RBI), ha pubblicato il suo primo avvertimento circa il potenziale uso improprio delle criptomonete nel lontano 2013 che è stato ribadito successivamente nel febbraio scorso.

Tuttavia, pur avendo dichiarato che gli utenti effettueranno gli scambi nel mercato a loro rischio e pericolo non hanno imposto alcun ostacolo all’industria.
Secondo B.R. Balakrishnan, Direttore Generale delle inchieste presso il servizio delle imposte sul reddito nello stato meridionale del Karnataka, gli avvisi sono stati inviati per determinare il modello di trading, aggiungendo:

Non possiamo chiudere un occhio, sarebbe stato disastroso attendere il verdetto finale.

Balakrishnan ha detto che i dettagli circa gli investitori totali riguardano aziende agricole, a questi è stato richiesto lo stato dei loro fondi, questo per far luce sulle loro reali dichiarazioni fiscali visto che gli investimenti in criptovalute non vengono contabilizzati.
Il mercato delle criptomonete è aumentato, principalmente a causa del Bitcoin, che ha visto il suo valore toccare quota 20.000 dollari per la prima volta durante il periodo di Natale. Questo a causa del Giappone e della Cina riguardo alle voci di un eventuale giro di vite, mentre nella Corea del Sud i funzionari hanno accennato alla chiusura del mercato domestico di scambi.

Il risultato di questi fattori di mercato è stato che il prezzo del bitcoin è sceso al suo livello più basso di quest anno al di sotto dei 10.000 dollari.

Futures del gas in rialzo

oil-and-gas-bac089-corbis-oil-refinery-at-night-4768009

Durante la sessione americana i futures sul Gas naturale sono aumentati.

Sul New York Mercantile Excange sono stati scambiati a 2,648 Dollari usa per un milione di British Thermal unit, il valore è salito dell’1,62%.
La quota di supporto la troviamo a 2,580 e la quota di resistenza a 2,723.

L’indice della moneta americana è sceso dello 0,17% scambiando a 91,23 dollari in confronto alle altre sei valute rivali.

Sul Nymex le quotazioni del greggio con consegna a dicembre è calato dello 0,94% scambiando a 44,81 dollari il barile.

Il gasolio sempre con consegna a dicembre è sceso dello 0,73% scambiando a 1,6549 dollari il gallone.

Queste situazioni possono risultare molto propizie quando si opera utilizzando le opzioni binarie.link www.miglioribrokersopzionibinarie.it

Futures dell’Oro in aumento

futures-sulloro-4916448

Questo Lunedì i futures dell’Oro sono in aumento, infatti all’interno della divisione Comex del New York Mercantile Exchange sono stati scambiati a 1.345,61 dollari per ogni oncia troy facendo segnare un aumento dello 0,11%.

In un primo momento il valore di scambio è stato anche più alto arrivando a quota 1.349,84 dollari per oncia troy trovando una quota di supporto posta 1.343,12 e una quota di resistenza posta 1.352,21.

Dando un’occhiata sul Comex vediamo che l’Argento in consegna a settembre è salito dello 0,82% scambiando a 19,737 dollari per ogni oncia troy
mentre il Rame sempre in consegna a settembre è salito dello 0,41% scambiando a 2,333 dollari per libbra.

L’indice del Dollaro che mette in luce l’andamento del biglietto verde nei confronti delle altre sei monete rivali è sceso dello 0,14% scambiando a 95,38 dollari.

Arbitraggio con le Opzioni Binarie

Esiste una tecnica di trading online chiamata arbitraggio applicata anche alla negoziazione di opzioni binarie come un modo per ridurre al minimo l’esposizione e generare investimenti più redditizi, riducendo al minimo le perdite. Le operazioni di arbitraggio sono solitamente difficili da applicare per i principianti. Queste tecniche vengono utilizzate da trader di forex su operazioni che riguardano diverse coppie di valute, dette anche “incrociate”.

Ad esempio, un’operazione con EUR/USD, USD/JPY e, l’operatore “croce” punta su EUR/JPY affinché il trader “incroci” tra le due coppie.

Questa tecnica di trading richiede un certo livello di esperienza e impone al trader di seguire alcuni mercati contemporaneamente. Di conseguenza, non è probabilmente la tecnica più appropriata per gli operatori occasionali e inesperti.

Cross currency e l’opzione binaria

Per comprendere meglio questa tecnica, è necessario considerare le opzioni binarie come una scommessa a reddito fisso. Si conosce il valore dell’investimento iniziale e ci sono solo due opzioni di uscita: vincere o perdere.

Tuttavia, per ciascuna coppia di valute, ci sono due variabili. Ogni valuta può guadagnare o perdere valore indipendentemente dalla situazione economica di ciascuna zona economica. Questo ha un effetto su tutte le coppie di valute in questione e per l’arbitraggio questi livelli sono bilanciati. In altre parole, è raro vedere due coppie di valute che condividono la stessa valuta di essere significativamente fuori sincrono.

Come funziona il trading incrociato con le opzioni binarie?

Normalmente, se il trader è un professionista e pensa che l’euro diventerà più forte, dovrebbe effettuare chiamate sulle coppie di valuta con base Euro. Tuttavia, si sa che l’arbitraggio potrebbe stabilizzare il tasso di cambio tra l’euro sul dollaro e una terzo valuta ad esempio lo yen. Inoltre – e qui è dove le cose si complicano – se l’euro non riesce a salire nei confronti del dollaro, significa che il dollaro si è di fatto dimostrato più forte l’euro.

Dal momento che il trader non può coprire le proprie scommesse contro la stessa coppia, perché in guadagno netto sarebbe è inferiore all’investimento, è possibile utilizzare un sistema incrociato per “proteggere” le negoziazioni rischiose contro la possibilità che l’operazioni di trading attivata non funzioni.

Continuando sull’esempio, occorre seguire il EUR/USD e se si vede che si prepara a salire, si può triangolare con una terza valuta, come ad esempio lo yen. Si effettua una chiamata basato sull’euro e una basato sul dollaro. È importante che queste opzioni abbiano lo stesso tempo di scadenza e vengono acquistate in momenti molto ravvicinati.

Ecco spiegato meglio come funziona il nostro esempio: Se l’euro si alza, EUR/USD e EUR/JPY le chiamate scadono in the money. Se il dollaro sale, allora il vostro EUR/JPY e chiamate USD/JPY scadono in the money. Ovviamente, questo sistema non è perfetto, altrimenti tutti investirebbero in una sola direzione e avremmo una valuta a ciclo infinito. Se lo yen sale, solo l’EUR/USD scade in the money e si dispone di due chiamate out of the money.

Ricordate, quando si tratta di valute, “Mount” è un valore relativo; ad esempio EUR/USDmount” vuol dire che l’euro è salito contro il dollaro. E’ la stessa cosa che dire che il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro.

Di conseguenza, la tecnica si applica allo stesso modo in senso inverso, se si prevede un “drop” vuol dire che si sta operando con un’operazione triangolare con una terza valuta.

Euro sotto quota 1,13

All’interno della piazza borsistica londinese il valore di scambio della nostra valuta unica è tornata sotto 1,13 nei confronti del Dollaro che guadagna anche sulla Sterlina mantenendola ai minimi da due settimane a questa parte.

Secondo un sondaggio divulgato da YouGov sulle intenzioni del popolo inglese riguardante la permanenza nell’Unione europea vede in leggero vantaggio con un 43% il si contro il 40% del no.

L’indagine sul morale degli investitori della zona euro elaborata da Sentix si assesta a 6,7, oltre un decimo delle attese raccolte da Reuters.

La moneta americana riesce a consolidare le proprie posizioni sullo Yen di mezzo punto percentuale mentre il cugino australiano resta sulla difensiva dopo i dati negativi cinesi divulgati ieri che mettono in risalto un forte rallentamento delle esportazioni.

Risultano essere in forte calo i rendimenti dei governativi greci dopo che il Parlamento ateniese ha dato il via libera alle ultime misure su fisco e riforme chieste all’unanimità dai creditori internazionali.

Proprio riguardo al dossier sugli aiuti finanziari alla Grecia si riunirà oggi pomeriggio un nuovo Eurogruppo.

Deprezzamento dei futures del Greggio

Durante la sessione di borsa asiatica i futures del Greggio hanno avuto un calo di valutazione.

All’interno del New York Mercantile Exchange i futures del Greggio in consegna ad agosto sono stati scambiati a 45,32 dollari per barile, valore che scende dello 0,47%.

In un primo momento i valori di scambio e sono stati ancora più bassi a 44,22 dollari per barile ed il Greggio ha trovato una quota di supporto a 44,37 dollari e una quota di resistenza a 47,26 dollari.

L’indice del Dollaro che mette in risalto i risultati della moneta americana nei confronti delle altre 6 monete rivali è sceso dello 0,02% scambiando a 96,37 dollari.

Dando un’occhiata sull’ICE vediamo che il Petrolio Brent è in consegna a settembre ha avuto un calo dello 0,32% scambiando a 48,37 dollari al barile mentre il valore di spread dei contratti fra il Petrolio Brent e il Greggio è pari a 1,37 dollari al barile.

Euro in calo contro lo Yen

Questo lunedì di trattative non è stato molto favorevole alla nostra moneta unica che ha visto calare il suo valore nei confronti dello Yen giapponese.
La coppia EUR/JPY è stata scambiata a 124,12 in calo dello 0,19%.

La coppia valutaria era arrivata a trovare una quota di supporto 121,34 che è il valore più basso mai registrato da giovedì e la quota di resistenza a 127,38 che risulta essere la più alta da mercoledì.

Per quanto riguarda il rapporto dell’Euro nei confronti del Dollaro americano della Sterlina inglese possiamo dire che il comportamento è stato totalmente diverso in quanto la nostra moneta è stata sempre su per tutta la settimana con la coppia EUR/USD in salita dello 0,06% a 1,1621 e la coppia EUR/GBP che sale dello 0,05% riuscendo a toccare 0,9138.

Bouygues Telecom, continuano le trattative

Orange, il primo operatore mobile francese ha reso noto dati migliori per il 2015 in confronto al target preannunciato e questo grazie ai continui tagli ai costi ed alla stabilizzazione totale dei ricavi.

L’Ebidta si è stabilizzata a 13,21 miliardi facendo registrare un guadagno dello 0,3% in confronto all’anno precedente.

Le stime hanno superato gli obiettivi del gruppo che vedevano un incremento di 13 miliardi e quelle raccolte dal consensus da Reuters che aveva focalizzato l’incremento a 12,98 miliardi.

Orange che in questo momento è il quinto operatore mobile in Europa sotto il punto di vista valore di mercato distribuirà per l’anno 2015 circa 55 centesimi ad azione e le stime del gruppo prevedono lo stesso aumento anche per il 2016.

I ricavi annuali sono calati dello 0,3% a 41,32 miliardi contro le stime degli analisti che vedevano 41,35 miliardi.

Per quanto riguarda le trattative con Bouygues per l’acquisto del ramo Telecom, la Orange ha dichiarato che le trattative sono in corso e i tempi di soluzione sono relativamente lunghi.

Forte rialzo per Grand Marnier

Il titolo Grand Marnier è in forte rialzo alla borsa di Parigi, dopo essere stato sospeso lunedì in attesa di nota.

Le quotazioni del gruppo francese produttore del celebre liquore sono in asta al rialzo per adeguarsi al prezzo dell’Opa annunciato da Campari due giorni fa, che incorpora un premio del 65%.
Intorno alle 12,20 ora italiana Grand Marnier segna come unico e ultimo prezzo 8.250 euro, pari ad un rialzo del 64,34% dopo che il gruppo italiano ha lanciato un’offerta a 8.050 euro.

Il prezzo teorico è 8.100 euro,

pari ad un rialzo del 61% circa.

Consigliamo a tutti i trader che utilizzano le opzioni binarie di tenere sott’occhio questo titolo perchè si potrebbero verificare delle ottime possibilità di trading su di esso.

Cala il fatturato per il titolo Espresso

Il gruppo azionario del giornale espresso ha messo in archivio il primo trimestre con un risultato utile di circa 7 milioni di euro, nello stesso periodo dello scorso anno gli utili erano stati di 13 milioni.

Questo è quanto ha dichiarato il gruppo in una nota dove ha aggiunto che il fatturato è calato del 4,1% a 138,2 milioni dai 144,6 del primo trimestre del 2015.

Carlo De Benedetti rispondendo ad un azionista ha dichiarato che:

Espresso ha ridotto l’indebitamento e nel primo trimestre ha una posizione finanziaria netta positiva, con la stampa in una situazione difficile.

Il cda pensa che la salvaguardia della stabilità patrimoniale sia più importante della distribuzione dei dividendi.